Articoli
"Accademia! Ma non è troppo impegnativo?" dirà qualcuno.
La parola accademia, infatti, richiama alla mente ricordi scolastici come l'Accademia Platonica, l'Accademia dei Lincei, l'Accademia della Crusca. Cioè associazioni costituite da rinomati studiosi ove la cultura è espressa ai più alti livelli.
Ma a noi friulani piace ricordare anche l' «Academiuta de lenga furlana» di Pasolini. Il diminutivo friulano in questo caso rende più familiare, più accettabile l'aulico termine di "accademia".
Ma ora, voglia o no, l'Accademia Città di Udine è nata e gli "accademici" dovranno attivarsi per realizzare le aspettative che l'impegnativa denominazione richiede.
Il presidente, Francesca Rodighiero, assieme ai suoi collaboratori, ha fatto tutto in piena regola, secondo le migliori tradizioni: statuto, comitato direttivo, tessere associative e quant'altro.
Naturalmente qui non si fa solo cultura ma anche del sano divertimento. Nelle serate "Fare cultura divertendoci", ogni secondo venerdì del mese, si cena, si ascolta dell'ottima musica (si può anche ballare) e si fa cultura celebrando eventi artistico-culturali.
Una associazione culturale come tante altre?
No, questa accademia ha qualcosa in più rispetto alle altre, qualcosa di diverso. Alcuni punti qualificanti sono degni di attenzione.
Infatti sono state introdotte alcune peculiarità che possono considerarsi innovative, avanzate e forse utopistiche.
Eccole:
La lingua ufficiale, anzi le lingue ufficiali dell'accademia sono tutte le lingue e i dialetti del mondo. Anche se incomprensibili a chi ascolta o a chi legge.
La sovranazionalità: non esistono confini. Il territorio di competenza dell'accademia è il mondo.
Tutti uguali: sono stati aboliti, nell'ambito dell'accademia, i titoli accademici, i titoli di studio, i titoli nobiliari. Non più discriminazioni tra titolati e paria. Nei giornali francesi si scrisse "Monsieur Berlusconi et Madame Veronica". In accademia si scriverà e si dirà: signora Francesca Rodighiero (il presidente), signora Renata Capria D'Aronco (il direttore), signor Albino Comelli (il dirigente artistico-letterario).
Valore della dignità umana, promozione della persona, autonomia e indipendenza da qualsiasi potere. Questi sono i princìpi ai quali ispirare la propria attività espressamente richiamati nello statuto.
Sono stati citati, en passant, alcuni soci fondatori. Ci sono anche Vitto Claut (esperto legale), Giovanni Cavallin (tesoriere), Margit Nagy (rapporti con l'estero). L'organigramma completo, con i vari incarichi, si può vedere cliccando qui.
Da notare che il direttore dell'accademia, Renata Capria D'Aronco, è presidente del Club UNESCO di Udine ed inoltre segretario generale della Federazione Italiana dei Club e Centri UNESCO (associata alla Federazione Mondiale). E' quindi naturale una sintonia, negli ambiti in cui l'accademia opera, con UNESCO, nel "promuovere la pace attraverso la cooperazione intellettuale". Alcuni accademici del comitato direttivo sono anche membri del Club UNESCO di Udine.
L'accademia non ha scopi di lucro. Il volontariato è d'obbligo. I componenti il direttivo operano gratuitamente al servizio della cultura e dello svago.
Non siete ancora iscritti? Telefonate al 0432.508206 o al 340.5341420.
Commenti
Non cambiare, le genti che ti sono accanto si dissetano alla fonte della tua serenità.
RSS feed dei commenti di questo post.