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L'ultimo altare
Ti ricordi la casa bianca in fondo al sentiero e quel nostro correre scalzi, la nostra voglia di domani e quel tuo sorriso che scoppiava come la bocca rossa dei papaveri, tra le rosee e paffute gote, con la forza dei tuoi sedici anni? Insieme abbiamo aperto il cuore al primo tic tac dell'amore, ma al crocevia dell'infanzia il muro dei sogni facili ha tagliato la tua ala della gioventù, farfalla a cercare vertigini d'illusioni nel calice amaro d'una siringa. E' ancora là, la casa bianca, come fantasma d'un ricordo, ma la porta non si apre al mio bussare, la tua anima, io la vedo, inginocchiata sull'altare d'un bugiardo paradiso. Tra le conchiglie vuote dei pensieri stendo la mani senza speranza. Vorrei trovare le parole per una preghiera, ma il vento mi riporta solo l'ombra muta dei tuoi occhi che cercano nel sogno una casa bianca e un sentiero di rose e di papaveri.
LUCIANO BONVENTO
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